STORIA DEL MASTINO DEI PIRENEI |
Di Rafael Malo Alcrudo
Lungo
tutto il terzo meridiano d'Europa, dal Caucaso al Alentejo, esistono, e sono
arrivate a noi attraverso i secoli, grandi razze lupo-molossoidi dedicate tradizionalmente
alla custodia dei greggi e perfettamente adattate alle differenti condizioni
di lavoro, clima e costume dei differenti paesi dove svolgono la loro utile
attività. Così, sono arrivate fino a nostri giorni
razze come l'ANATOLIAN KARABASH, il PASTORE DEL CAUCASO, il KUVASZ, il KOMONDOR,
il PASTORE DI TATRA, il MAREMMANO ABRUZZESE, il CANE DA MONTAGNA DEI PIRENEI,
il MASTINO SPAGNOLO, il REFEIRO DEL ALENTEJO, il CAO DE SERRA DE ESTRELA, fra
gli altri. All'interno di questo gruppo
incontriamo la nostra razza, perfettamente adattata al peculiare sistema transumante
di Aragona.Mentre il sistema transumante del Regno di Castiglia, dai lunghi
percorsi (come mostra la cartina riprodotta a lato) e meticolosamente regolamentato
dal "Honrado Concejo de la Mesta" produceva la razza che oggi conosciamo
come il Mastino
Spagnolo
, la Corona di Aragon con norme e leggi differenti per ognuna delle valli e
dei dislocamenti che la costituivano, molto più piccoli di quelli del vicino
regno di Castiglia, ha selezionato il Mastino dei Pirenei. Con il fiume
Ebro come simbolica barriera, l'influenza fra le due razze fu relativamente
scarsa e le loro caratteristiche apertamente differenti. Il
Mastino dei Pirenei divide un buon tratto della sua storia che il Cane da Montagna
dei Pirenei. Ci riferiamo alla suddivisione nord-sud delle
valli
pirenaiche che appartenne amministrativamente ai regni di Navarra e Aragona
e al Principato di Catalugna fino al 1659, anno in cui il Cardinale Mazzarino,
Reggente di Francia, e Filippo IV, Re di Spagna, firmarono un accordo chiamato
"La pace dei Pirenei", secondo il quale tutta la parte nord della
cordigliera passava sotto il dominio francese. A partire da questo momento,
i francesi selezionarono il loro cane fino ad arrivare
al
magnifico Cane da Montagna dei Pirenei contemporaneo, mentre dalla parte spagnola
si conservò il tipo tradizionale, più primitivo e pesante, meno raffinato e
omogeneo.Senza dubbio, durante l'espansione internazionale che la Cinofilia
Ufficiale conobbe durante la fine del secolo XIX e tutto il secolo XX, le due
razze ebbero una ben diversa evoluzione e fortuna. Mentre i francesi fecero
un magnifico lavoro di selezione, fomento e promozione della loro bella razza,
(a cui poi seguirono numerosi e qualificati allevatori da altri paesi), in Aragon
il Mastino dei Pirenei stava languendo e semplicemente sopravvivendo. Morto
l'ultimo lupo dei Pirenei, alla fine degli anni quaranta, non aveva molto senso
conservare un grosso cane senza un lavoro specifico: la guardia del gregge dagli
attacchi dei lupi. Inoltre la Spagna era in pieno dopo-guerra
con
gravi problemi economici, per cui non sembrava molto razionale alimentare un
animale non più necessario. Fortunatamente per noi, negli anni settanta un gruppo
di lupi attraversò le montagne, per cui si rese nuovamente necessario utilizzare
un buon cane pastore che difendesse le greggi. Selezionando gli esemplari tipici
incominciammo lentamente a recuperare la nostra razza. La fondazione nel 1977
del Club del Mastino dei Pirenei di Spagna fu provvidenziale per la salvezza
della nostra imponente razza aragonese.
Le foto sono tratte da "El libro del Mastin del Pirineo" - Guara Editorial