MURTOI'S

MASTINO DEI PIRENEI

E' INIZIATO TUTTO COSI' .....

 

Nel 1992 ci trasferimmo in una villetta a schiera e decidemmo di adottare il nostro primo cane.
L'unica cosa certa era che volevamo informarci prima di fare questo passo, cosė per qualche tempo comprammo tutte le riviste del settore e, leggendo attentamente gli articoli, cercammo d farci un'idea di quale cane corrispondesse ai nostri desideri.
Era di novembre quando pensammo di averlo trovato: un  sul Pastore del Caucaso ci colpė in modo particolare e decidemmo di approfondire l'argomento.
Non č stato facile perchč ai quei tempi non esistevano nč libri nč videocassette su questa razza.   Andammo a fare visita ai pochi allevatandrterra.jpg (9963 byte)ori fino a che non incontrammo un cane spaventosamente bello DAW DYVOCKYTC STEPI  di 5 anni Campione Italiano. La proprietaria aveva una cucciolata di 4 mesi di cui un maschio era ancora disponibile: ANDREW IL CICLONE  era il pių grosso e con un disegno sulle zampe che sembrava avesse i calzini bianchi. Lo portammo a casa non senza discutere con la allevatrice perchč a quei tempi non eravamo assolutamente interessati a fare delle gare mentre, secondo lei, il cane meritava di vincere. 
Man mano che Andrew caren.jpg (16055 byte)cresceva, cominciammo a interessarci alle esposizioni di bellezza  e, dopo qualche gara, decidemmo di continuare. Tale era la nostra soddisfazione che decidemmo di prendere una compagna ad Andrew e naturalmente ci rivolgemmo di nuovo alla signora che ci aveva "iniziato". Cosė arrivō CAREN che, al contrario di Andrew  molto scuro con sottopelo chiaro, era bianca con pezzature grigie ardesia. e di nuovo si rivelō un'ottima scelta. 
Ma a questo punto la nostra casetta con vcasa.jpg (6332 byte)il piccolo giardino, cominciō a farsi stretta e decidemmo di spostarci per permettere ai cani di vivere in spazi pių ampi e pių adatti alla loro mole. Arrivammo a Lerma per pura fortuna ed č stato un colpo di fulmine, non per quello che c'era quando siamo arrivati, 20.000 mq di erbacce e una piccola casetta, ma per quello che io e mio marito riuscimmo a immaginare su come sarebbe diventata. Ci trasferimmo l'anno dopo e io presi la decisione della mia vita: mi licenziai e iniziai una nuova attivitā: ALLEVATORE. 
Non mi ero illusa, avevo capito che mi aspettava un lavoro ben diverso da quello per cui avevo tanto studiato, ma non seppi resistere alla tentazione di buttarmi in questa impresa dove quello che conta erano soprattutto le mie scelte. Non pensavo di guadagnare soldi a palate, ma il vivere a contatto con i cani per barranco.jpg (22241 byte)tutta la vita mi č sembrata la cosa pių naturale, quasi come un istinto primordiale.  Quello stesso anno vidi la foto di un cane maestoso: era abbracciato ad una signora e la superava abbondantemente in altezza. Era un MASTINO DEI PIRENEI.  Rimasi molto colpita e sono subito iniziate le ricerche,   non si incontravano molto spesso questi magnifici cani alle esposizioni, ma all'esposizione di  Milano se ne era presentato uno: BARRANCO DE LA TAJADERA DEL TIO ROY. Trovammo il nome del proprietario attraverso il catalogo e ci mettemmo in contatto telefonico, abbiamo cosė scoperto che il proprietario era proprio in attesa che la sua femmina partorisse. 
A settembre nacquero 4 bei maschietti: ne scegliemmo uno che aveva la maschera totalmente scura. Dopo due mesi lo portammo a casa per conoscere il resto della nostra famiglia, l'incontro non č stato  un grosso problema, e nel giro di pochi giorni  si era ambientato benissimo. 
Abbiamo trascorso dei mesi stupendi,  ma purtroppo morė. Perdemmo il nostro fantastico DARKO ma ormai eravano segnati e non potemmo pių rinunciare a questa razza cosė grande e cosė dolce, cosė gentile nonostante la mole decisamente non leggera. visitar.jpg (15183 byte)Ci mettemmo in contatto con il Sig. RAFAEL MALO ALCRUDO famosissimo allevatore spagnolo di questa razza,nonchč presidente del Club Spagnolo del Mastino dei Pirenei, e dopo qualche tempo ci incontrammo nel suo allevamento  a Zaragoza in Spagna per portare a casa con noi la QUINTA e la MELISSA. 
Dopo di loro altri cani sono arrivati e vivono con noi adesso, il resto č  vita quotidiana fatta di affetto, fiducia reciproca e mancanza assoluta di rimpianti.

MILENA MURA

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